lunedì 17 marzo 2008

Punto a croce e punto margherita


Su questo portaposate è stato ricamato un motivo geometrico, impreziosito da un decoro floreale a punto a croce.
Corolle e greca sono a punto croce, gli steli dei fiori a punto erba, mentre le foglioline a punto margherita.

PUNTO A CROCE
Si tratta di un punto a fili contati di semplice esecuzione, ma che consente di realizzare ricami anche molto elaborati. Versatile, il punto a croce sta ritrovando un certo successo, anche grazie alle molte riviste specializzate in tale punto.
Si esegue orizzonalmente in due momenti: l'andata, da sinistra verso destra ed il ritorno, da destra verso sinistra.
Nel giro di andata si infila l'ago verticalmente nel tessuto, in modo da formare, sul diritto del lavoro, una serie di barrette inclinate verso destra.
Nel giro di ritorno l'ago viene introdotto nel tessuto in modo analogo al giro di andata, ma in senso contrario e sui punti precedenemente realizzati, in modo da formare delle crocette.
Il punto a croce è un punto a fili contati: richiede l'uso di un tessuto a trama molto regolare (come il lino o l'apposita tela aida) ed è necessario accertarsi che il numero di fili da saltare quando si inserisce e si estrae l'ago sia lo stesso sia in orizzonale che in verticale.
PUNTO MARGHERITA
Insieme al punto erba, il punto margherita è uno dei più semplici punti di ricamo, tanto che ai tempi delle nostre nonne era oggetto delle prime esperienze infantili di ricamo. Per il suo aspetto, questo punto viene utilizzato per creare foglioline o petali di piccoli fiori.
Si lavora dall'alto verso il basso, facendo fuoriuscire l'ago sul diritto del lavoro alla bese della fogliolina del fiore, quindi si reinserisce l'ago nella stoffa nello stesso punto in cui era precedentemente fuoriuscito, formando un occhiello.
Ora si fa furiuscire l'ago nel punto in cui si intende far terminare la lunghezza della foglia o del petalo e si fissa l'occhiello con un piccolo punto indietro e si fa fuoriuscire l'ago alla base della nuova foglia o petalo.
Il filo si fissa e si taglia una volta terminato il fiore o il gruppo di foglioline.

domenica 16 marzo 2008

Punto piatto, punto erba e punto catenella




Su questa tovaglietta all'americana è stato realizzato un semplice ricamo natalizio, utilizzando diversi tipi di punto: piatto (o passato) obliquo (per gli aghi di pino), erba (per il contorno delle candele e delle fiamme) e catenella (interno delle candele e delle fiamme, alone di luce intorno alle fiamme, ramo di pino, palline).


Si tratta di punti piuttosto semplici, che non richiedono paricolare abilità, se non una certa precisione nell'esecuzione.


PUNTO PIATTO (O PASSATO) OBLIQUO
È uno dei più rappresentativi tra i tanti punti di ricamo, eseguibile nella versione normale o obliqua a seconda dell'inclinazione dei punti. La sua versatilità lo rende adatto ad applicazioni molto varie tra loro, ma richiede precisione e disciplina nell'esecuzione.
Consiste nell'eseguire punti lunghi e molto ravvicinati, ricamati da un bordo all'altro del motivo con un'inclinazione di circa 45° rispetto a tali bordi.
PUNTO ERBA
È il più semplice e diffuso tra i punti di ricamo, tuttavia per ottenere un effetto omogeneo ed ordinato è necessaria una certa precisione nell'esecuzione dei punti.
Si esegue dall'alto verso il basso, avanzando per la lunghezza di un punto e tornando indietro per metà del punto, inclinando leggermente il filo verso destra.
PUNTO CATENELLA
Il punto catenella è semplice, ma d'effetto e può essere utilizzato con successo per riempire aree colorate del ricamo senza ricorrere a punti che richiedono maggior precisione, come il punto pieno o piatto.
Si lavora dall'alto in basso e da destra verso sinistra.Dopo aver estratto l'ago, lo si reinserisce nel punto d'uscita, formando un cappio. Si estrae l'ago dopo la lunghezza di un punto, mettendo il filo del cappio sotto la punta dell'ago.